12 Dic CARICO IMMEDIATO SORRISO RITROVATO IN SOLI 2 GIORNI
Tornare a sorridere e a masticare correttamente anche quando le condizioni delle bocca sono pessime. Una questione estetica ma, soprattutto, una questione di salute.
Di riabilitazione protesica si occupa il dottor Paolo Cavellini che guida l’equipe de gli studi Mezzena, con sedi a Concesio, Orzinuovi, Pessano (Milano) e Treviglio (Bergamo) .
Il concetto di riabilitazione protesica comincia dalla terapia causale e prosegue con le terapie riabilitative e il mantenimento con intervalli di verifica personalizzati individualmente.
Terapia causale.
Ogni intervento è preceduto dalla terapia causale che ha lo scopo il raggiungimento di due obiettivi: rimuovere la placca batterica e il tartaro sopra e sotto gengivale. Insegnare al paziente le manovre di igiene orale per la rimozione quotidiana della placca.
In seguito a questa terapia, che normalmente si fa una volta sola nella vita, il paziente entra in un programma di mantenimento personalizzato.
Riabilitazione.
La riabilitazione protesica può essere su impianti e/o su denti naturali e rappresenta la conclusione delle terapie odontoiatriche, essendo la fase di ripristino della funzione e/o dell’estetica successiva al danno o alla perdita di uno o più elementi dentali naturali.
«Nel panorama odontoiatrico sono molte le soluzioni per tornare a masticare e sorridere spiega il dottor Paolo Cavellini . L’importante è trovare la soluzione o le soluzioni che garantiscano soprattutto un risultato nel tempo, con il minor costo biologico, e rispondano alle esigenze del paziente che, con un corretto mantenimento e controllo, può mantenere negli anni quanto acquisito».
Grazie alla moderna odontoiatria si può anche dire ad dio alle protesi mobili e basta no solo 48 ore per avere i denti fissi. Questo grazie al carico immediato post-estrattivo.
«Pazienti completamente senza denti o che richiedono la sostituzione di uno o più elementi dentari persi o da estrarre, ritornano a sorridere e masticare entro 2 giurni dalla chirurgia precisa il dottor Cavellini . In un’unica seduta si estrae il dente compro messo, si inserisce l’impianto, si rileva l’impronta ed entro le 48 ore si ha il paziente riabilitato».
La metodica, scientificamente testata e documentata, si basa sui tempi della guarigione ossea e permette di sfruttare la stabilità primaria della radice artificiale posizionata.
Carico immediato.
Il carico immediato sfrutta la finestra temporale di stabilità primaria, che va da 0 a 72 ore, durante la quale è possibile finalizzare l’impianto senza rischi di interferire nella guarigione dell’osso che inizia dopo le 72ore.
Anche nelle estrazioni dentarie multiple o totali l’atto chirurgico è unico. Con il posizionamento delle radici artificiali e le rilevazioni di impronte per la realizzazione del manufatto protesico, consentendo al paziente di subire in un singola seduta tutte le fasi di una riabilitazione orale complessa, con una limitazione nell’assunzione dei farmaci e riduzione delle complicanze post operatorie che con le pre cedenti tecniche venivano moltiplicate per il numero delle sedute.
Un ulteriore miglioramento alle complicanze postoperatorie lo si è ottenuto con la tecnica chirurgica flap-less. Tradotta dall’inglese vuol dire senza lembo. Questa per mette il posizionamento de gli impianti senza esporre co me una volta la cresta ossea cioè non usando il bisturi e le suture. Questo favorisce i trattamenti di pazienti a rischio, con problemi della coagulazione sanguigna per varie patologie metaboliche o che assumono quotidianamente farmaci per problemi cardia ci o vascolari, riducendo enormemente il rischio di emorragie post operatorie e nei casi più gravi senza l’interruzione delle terapie farmacologiche.
Il posizionamento dell’impianto nella fase post estratti va non solo riduce tempi e disagi al paziente ma migliora notevolmente il risultato estetico, poiché nella successiva fase di riabilitazione protesica è impedito il collassamento e la conseguente perdita dei tessuti molli che erano sostenuti dalla parte sopra ossea del dente estratto.
Funzionalità ed estetica 2 problemi, una soluzione
Quando si parla di denti, l’importanza della corretta funzionalità si coniuga all’aspetto estetico, non meno importante per le ricadute relazionali e psicologiche.
Le due esigenze possono trovare risposta nelle metodiche di intervento nel campo dell’odontoiatria, dove la soluzione di problemi funzionali ed estetici si realizza grazie alla capacità del medico odontoiatria e alle tecnologie a sua disposizione.
Ecco un caso clinico, trattato e finalizzato dal dottor Paolo Cavellini, con il quale illustriamo il concetto di riabilitazione implanto-protesica.
Si tratta di un caso di riabilitazione implantare a carico immediato post-estrattiva flapless (impianti posizionati in contemporanea alle estrazioni dentarie senza uso di bisturi e suture e protesizzati 48 ore dopo la chirurgia).
Il caso riguarda una paziente di 50 anni soggetta ad una parodontite cronica (piorrea) aggressiva. La paziente risultava avere gli elementi di entrambe le arcate dentarie compromessi da un severo riassorbimento osseo orizzontale.
Dopo essere stata sottoposta al protocollo di terapia causale (igienizzazione profonda e settoriale con insegnamento di tecniche di mantenimento di igiene domiciliare) visiona to lo status radiografico, la Tac dentalscan e i modelli studio, la paziente è stata sottoposta al la riabilitazione chirurgica implantoprotesica.
In un’unica mattinata sono stati estratti i denti di entrambe le arcate ormai compromessi, sono stati inseriti gli impianti (le radici artificiali) e al loro posto, raggiunta la stabilità primaria delle radici artificiali, è stata eseguita l’impronta, rilevate le relazioni occlusali e due giorni dopo consegnate le pro tesi totali fisse avvitate sugli impianti.
