Come combattere l’alitosi: 3 consigli per te

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Come combattere l’alitosi: 3 consigli per te

 

L’alito cattivo è un disagio molto diffuso: più del 25% della popolazione italiana ne soffre. Hai provato diversi rimedi, ma nessuno ha dato i risultati che aspettavi? Mentine, collutori ed espedienti fai da te non sempre sono la soluzione più efficace. 

 

Leggi il nostro articolo e scopri come combattere l’alitosi!

 

Alitosi, partiamo dal principiocome combattere l’alitosi

Cos’è l’alitosi? Da cosa è causata? È possibile porvi rimedio? Siamo qui per rispondere a queste domande, partiamo dall’inizio!

L’alitosi è causata da un’alterazione dell’odore dell’aria che espiriamo e rappresenta uno dei principali disagi e motivo di imbarazzo per moltissime persone. 

Una soluzione c’è, ma non sempre è uguale per tutti. Il primo passo per combattere l’alitosi definitivamente è capirne la causa. 

Scopriamo insieme quali sono i 3 fattori più comuni e come combattere l’alitosi.

 

Come combattere l’alitosi? La soluzione sta alla radice!

Come abbiamo detto poco fa, per eliminare l’alito cattivo, è fondamentale capire qual è il fattore che determina questo spiacevole fenomeno. 

Le cause dell’alitosi, solitamente, sono 3: 

  • Una scarsa (o scorretta) igiene orale 

La placca batterica,  che si genera sulle superfici dentali e/o tasche parodontali, è uno dei motivi principali per cui si verifica l’alitosi. I batteri che non vengono correttamente rimossi con le manovre di igiene orale domiciliare quotidiana, tendono ad accumularsi nel cavo orale, andando a decomporre i residui di cibo e rilasciando un gas dall’odore sgradevole che dà origine all’alito cattivo. La soluzione? Lava i denti almeno due volte al giorno, prima e dopo il sonno, perché mentre dormiamo cala il livello della saliva che contiene le difese immunitarie e ci difende dai batteri. Usa il filo interdentale almeno una volta al giorno, prima di andare a letto e dopo aver interrotto di assumere alimenti, per essere sicuro di eliminare tutti i residui presenti tra un dente e l’altro che non possono essere rimossi con lo spazzolamento per la presenza del punto di contatto interdentale. 

  • La parodontite

Uno dei maggiori sintomi della malattia parodontale, che provoca il riassorbimento osseo (tasche parodontali) e la mobilità con perdita dei denti,  se non addirittura il più diffuso, è proprio l’alito cattivo. I batteri che causano questa infiammazione gengivale, sono in grado di sopravvivere in totale assenza di ossigeno e rilasciano composti volatili a base solfurea che danno origine al cattivo odore. In queste circostanze, l’odore è piuttosto forte e pungente tanto da essere percepito anche a distanza. Quindi, se oltre all’alitosi, noti anche gonfiore e sanguinamento gengivale, non aspettare e contattaci subito! È fondamentale intervenire il prima possibile per salvare i denti interessati e prevenire la caduta.

  • Cattive abitudinicome combattere l’alitosi

Probabilmente non serve nemmeno specificarlo, la cattiva abitudine numero uno per la salute orale è il fumo di sigaretta e, ovviamente, causa alitosi. Come mai? Fumando aumenta la secrezione di acidi nell’apparato digerente e in bocca si crea un odore alquanto sgradevole. Qui la soluzione è unica e drastica: smettere di fumare.

Anche un’alimentazione non regolare può influire sulla freschezza dell’alito. Il digiuno o la perdita di peso rapida e improvvisa possono essere causa di questo disagio perché il corpo si trova costretto a utilizzare il grasso come energia producendo chetoni che, liberati nell’alito possono determinare l’odore sgradevole.

Anche il consumo di cibi pesanti e particolarmente speziati, così come l’assunzione di alcolici e caffè, possono avere ripercussioni sugli odori che escono dal cavo orale.

In caso di dubbi o domande, non esitare a contattarci! 

 

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