Parodontite, come curarla?

Parodontite come curarla | Studi Mezzena

Parodontite, come curarla?

Gengive arrossate, gonfie e che sanguinano spesso? Ahia, sembra proprio parodontite, come curarla?

 

Continua a leggere questo articolo per scoprirlo!

Parodontite: le cause

 

In questo pezzo parleremo di parodontite: come curarla, le sue cause, e altre curiosità.

 

Partiamo dal problema alla radice: da cosa è causata la parodontite?

Fisiologicamente la nostra bocca è popolata da milioni di batteri che formano la placca, una patina che va a depositarsi e accumularsi sui nostri denti. Questa patina va rimossa mediante una attenta igiene orale e, periodicamente, sarebbe opportuno effettuare una pulizia profonda dal dentista.

 

Se lasciata troppo a lungo all’interno del cavo orale, la placca tende a indurirsi formando il “tartaro”, non più rimuovibile con la semplice spazzolatura dei denti. Diventa quindi necessaria in questi casi una seduta di igiene professionale.

 

Bene, chiarito questo, vediamo i batteri che proliferano all’interno delle nostre bocche cosa possono determinare.

Placca e tartaro possono dare vita a due tipi di danni:

  • Possono interessare i denti, danneggiandoli con carie
  • Possono colpire tutti i tessuti che stanno intorno al dente (parodonto: gengive, legamento e osso) provocando un’infiammazione cronica che prende il nome di gengivite se colpisce superficialmente le gengive; parodontite quando l’infiammazione arriva più a fondo interessando l’osso.

 

Parodontite: come curarla

 

La terapia causale è la procedura basilare per curare e arrestare la parodontite.

Questo tipo di trattamento si prefigge due obiettivi principali:

  1. Rimuovere la placca e il tartaro annidati sopra e sotto le gengive.
  2. Insegnare al paziente come rimuovere a fondo la placca durante la routine di igiene quotidiana prima e dopo il sonno perchè mentre dormiamo diminuisce la saliva che contiene le difese immunitarie contro i batteri.  

Si svolge con intervalli massimo di una settimana tra una seduta e l’altra e gli appuntamenti vanno da 2 ad un massimo di 6 in base alla gravità e al numero di denti da trattare.

 

Normalmente il percorso viene svolto una sola volta nella vita e una volta che il paziente è stato igienizzato profondamente e ha imparato le tecniche di mantenimento domiciliare corrette per impedire recidive della malattia, verrà seguito periodicamente per conservare i risultati ottenuti. Sono previsti dei richiami di igiene orale (inizialmente mensili, ogni 3-6 mesi poi), in cui il dottore potrà tenere monitorata l’attività quotidiana del paziente, valutando se viene svolta correttamente per mantenere sotto controllo la carica batterica.

 

Prevenire è meglio che curare

 

Così recita il detto…e noi siamo d’accordo!

Perché soffrire se possiamo evitarlo semplicemente conducendo uno stile di vita sano?

Ecco alcune accortezze da seguire per buona salute orale:

 

  • Esegui quotidianamente una corretta igiene dentale: spazzola i denti per almeno 3 minuti 2 volte al giorno prima e dopo aver dormito;
  • Utilizza uno spazzolino manuale adeguato, è più efficace nella rimozione della placca rispetto a quello elettrico;
  • Sostituisci lo spazzolino ogni mese -mese ½ quando vedi che le setole si piegano;
  • Utilizza la  tecnica di spazzolamento sulcare (se non la conosci te la insegniamo) che permette un igiene efficace;
  • Fai frequenti controlli dal dentista e, almeno due volte l’anno sottoponiti a una seduta di igiene professionale per una rimozione profonda dei batteri;
  • Se noti che le gengive sanguinano spesso o tendono a ritrarsi, non aspettare e rivolgiti al dentista!

 

Presso i nostri studi curiamo i problemi alla radice cercando sempre di capire i problemi che provocano disagio nei nostri pazienti.

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