Solo 48 ore per ritrovare il piacere di sorridere

Tornare a sorridere| Studi Mezzena

Solo 48 ore per ritrovare il piacere di sorridere

I vantaggi dell’implantologia del carico immediato post estrattivo

Ritrovare il sorriso e la funzionalità della masticazione anche nei casi più gravi è possibile grazie alla moderna odontoiatria. Nessun miracolo promesso, ma l’applicazione di protocolli e tecniche collaudate. Di odontoiatria e delle tecniche odontoiatriche avanzate parliamo con il dottor Paolo Cavellini che, con la sua équipe, negli Studi Mezzena si occupa di riabilitazioni implantari e protesiche.

L’esperto. Dopo una lunga formazione in parodontologia, implantologia e protesi dentaria con i maggiori esperti internazionali, il dottor Cavellini è di casa all’Advancing Dentistry del Kois Center di Seattle (Usa) dove dal 2012 ottiene il titolo di Graduate e Prosthodontist Recognised Specialist e, dal 2015, quello di Mentor. È inoltre membro attivo del Kois Center Alumni dal 2008.

L’intervista. Cosa è il carico immediato post estrattivo flap-less? «È uno dei traguardi dell’odontoiatriamoderna- spiega il dottor Cavellini-. Una tecnica che pur non utilizzando il bisturi e le suture ridona il sorriso a pazienti completamente senza denti o che richiedono la sostituzione di uno o più elementi dentari persi o da estrarre. Questi pazienti possono tornare a sorridere e masticare entro le 48 ore dalla chirurgia». Per tornare a sorridere basta una sola seduta: «In un’unica seduta si estrae il dente compromesso, si inserisce l’impianto, si rileva l’impronta e la relazione corretta tra le arcate dentarie facendo ricorso a tecnologie avanzate. Entro le 48 ore si ha conclusa la riabilitazione». «Anche con estrazioni dentarie multiple o totali l’atto chirurgico è unico, con il posizionamento delle radici artificiali e le rilevazioni di impronte per la realizzazione del manufatto protesico, consentendo al paziente di subire in una singola seduta tutte le fasi di una riabilitazione orale complessa, con una limitazione nell’assunzione dei farmaci e la riduzione delle complicanze post operatorie che, con le precedenti tecniche venivano moltiplicate per il numero delle sedute». Il posizionamento dell’impianto nella fase post estrattiva non solo riduce tempi e disagi, ma migliora notevolmente il risultato estetico, poiché nella successiva fase di riabilitazione protesica è impedito il collassamento e la perdita dei tessuti molli che erano sostenuti dalla parte sopra ossea del dente estratto. «L’importante è trovare la soluzione che garantisca un risultato nel tempo con il minor costo biologico, rispondendo alle esigenze del paziente che con un corretto mantenimento e controllo della causa può mantenere negli anni quanto raggiunto».

I riferimenti: Gli studi Mezzena sono a: Concesio, Orzinuovi, Pessano (Milano) e Treviglio (Bergamo). Approfondimenti www.studimezzena.it; tel 030.2753290.

Il caso: la riabilitazione di una parodontite cronica irreversibile (piorrea)

Per concretizzare i risultati che si possono ottenere con l’implantologia a carico immediato post estrattivo “Flapless” illustriamo uno dei casi trattati dal dottor Paolo Cavellini e dalla sua équipe negli Studi Mezzena. Questo caso tratta di una paziente di 55 anni soggetta a severa parodontite cronica ( piorrea) che risultava avere più del 90% degli elementi dentari compromessi e un severo riassorbimento osseo orizzontale con coinvolgimento dell’estetica facciale per il movimento dei denti frontali superiori. Dopo essere stata sottoposta al protocollo di terapia causale (sedute multiple di igienizzazione profonda e settoriale) e valutato il caso con modelli studio, radiografie dello status e della Tac dentalscan, è stata pianificata la terapia riabilitativa e, in seguito, programmata per la chirurgia implantare. In un’unica mattinata sono stati estratti i denti compromessi, sono stati inseriti gli impianti (le radici artificiali); raggiunta la stabilità primaria degli impianti, è stata eseguita l’impronta e due giorni dopo avvitata la protesi totale fissa sugli impianti inseriti.

Tornare a sorridere| Studi Mezzena

Nella terapia causale la chiave del successo duraturo

La terapia causale è alla base della riuscita e del successo nel tempo di ogni cura odontoiatrica. «Prima di iniziare qualsiasi cura, dalla semplice otturazione all’impianto, sottoponiamo il paziente a un protocollo di “terapia causale”, ovvero alla rimozione della causa delle due più diffuse malattie che colpiscono i denti e/o i tessuti di supporto dei denti (parodonto)- carie, gengivite, parodontite – per il mantenimento nel tempo dei denti e/o delle riabilitazioni implantoprotesiche (prognosi a lungo termine)», sottolinea il dottor Paolo Cavellini. La terapia mira a rimuovere i batteri (placca e tartaro) sopra e sotto-gengivale e a insegnare al paziente le manovre di igiene orale per la rimozione quotidiana della placca. Questo è compito dall’odontoiatra/igienista in ambulatorio. «Eseguita la terapia causale il paziente viene rivisitato a bocca igienizzata e, grazie ai supporti diagnostici-radiografici, si procede a elaborare il piano di trattamento che può comprendere varie terapie per curare, restaurare i denti esistenti mantenibili o sostituirli con impianti dentali».

implantologia milano