Impianto dentale rotto, cosa fare?

impianto dentale rotto

Impianto dentale rotto, cosa fare?

 

Sia da adulti che da bambini, avere i denti storti è una situazione che crea disagio e pensare di dover portare per parecchio tempo l’apparecchio fisso non aiuta! Oltre ad essere un difetto estetico, avere i denti storti provoca una serie di problematiche che coinvolgono testa, collo, schiena e faccia. Grazie agli enormi progressi dell’ortodonzia esiste una soluzione funzionale ed estetica a questo problema.

 

Leggi il nostro articolo e scopri come avere denti dritti senza apparecchio fisso!

Quando un paziente ci chiama e ci dice di avere un impianto dentale rotto, può sembrare strano, ma non è così chiaro ciò che intende.

“Rotto”, infatti, è un aggettivo spesso utilizzato per descrivere molte cose: impianto che si muove, impianto che provoca dolore, impianto fratturato e così via.

Cosa fare in ognuno di questi casi? Vediamolo insieme.

 

“Il mio impianto dentale si muove e fa male”

 

Il fatto che il tuo impianto dentale si muova o ti provochi dolore non è affatto normale ed è sintomo che qualcosa non va.

Hai mai sentito parlare di perimplantite? Si tratta di una condizione infiammatoria su base infettiva 

(batterica) che interessa i tessuti che circondano l’impianto dentale e li rende molto più fragili.

Spesso questo tipo di infezione viene sottovalutata e si estende a tal punto da provocare il ritiro della gengiva e arrivare a interessare l’osso, mettendo a serio rischio la stabilità dell’impianto che tenderà a muoversi e a cadere, non avendo più il giusto supporto.

La soluzione è quella di contattare il prima possibile il proprio dentista di fiducia, senza rimandare e senza sottovalutare sintomi come fastidi costanti, rossore, gonfiore, sanguinamento e a volte aumento della sensibilità gengivale.

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In studio il professionista saprà valutare al meglio la situazione e ti descriverà tutti i possibili percorsi di trattamento.

 

“Mi sembra che l’impianto si stia svitando”

 

A volte ci si allarma pensando che l’impianto dentale sia rotto, quando invece è semplicemente la protesi o la corona dentale a esso agganciata che si sta svitando e sembra staccarsi.

In questi casi dunque il problema non è l’impianto in sé, e sarà sufficiente spiegare la situazione al proprio dentista e prendere un appuntamento in studio per riavvitare e fissare correttamente la protesi.

 

“Il mio impianto dentale è rotto”

 

La situazione che meglio si addice all’espressione “impianto dentale rotto” è la frattura dell’impianto.

Si tratta, fortunatamente, di una circostanza molto rara che si verifica in 2 casi su 10.000 e può essere dovuta a:

 

  • scorretta pianificazione dell’intervento,
  • scorretta distribuzione del carico masticatorio,
  • materiali di scarsa qualità.

 

L’impianto dentale rotto provoca dolore, inoltre è probabile che si presentino infiammazioni e sanguinamento gengivale nella zona interessata.

In questi casi è fondamentale rivolgersi il prima possibile a un professionista, per riuscire a evitare conseguenze spiacevoli e a ristabilire il benessere orale.

 

Impianto dentale rotto, in conclusione

 

Come hai potuto leggere quando si parla di impianto dentale rotto si possono intendere problematiche molto diverse tra loro.

In ogni caso la forma migliore per evitare qualsiasi intoppo è rivolgersi a un professionista esperto in implantologia, che utilizzi materiali di qualità e pianifichi l’intervento in modo attento.

Solo in questo modo potrai essere certo di scegliere per il tuo sorriso la migliore opzione.

 

 

 

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